Il collasso delle vertebre è una comune frattura associata alla osteoporosi. Il dolore che ne consegue può essere grave e spesso richiedere terapia farmacologica e riposo a letto.
Diversi studi hanno indicato la Calcitonina nel trattamento del dolore da frattura.
E’ stata compiuta una meta-analisi con l’obiettivo di determinare l’efficacia analgesica della Calcitonina per il dolore acuto e cronico delle fratture vertebrali osteoporotiche da compressione.
Sono stati presi in esame 13 studi clinici, randomizzati e controllati con placebo, per un totale di 589 pazienti.
I risultati combinati hanno dimostrato che la Calcitonina riduce in modo significativo la gravità del dolore acuto in presenza di fratture vertebrali osteoporotiche da compressione di recente insorgenza.
Il dolore a riposo si è ridotto a partire dalla prima settimana ( differenza media = -3.39 ) con miglioramenti continui fino alla 4.a settimana.
Alla 4.a settimana, la differenza nei punteggi del dolore durante il movimento è risultata ancora maggiore ( differenza media standardizzata = -5.99 ).
Nei pazienti con dolore cronico non è emersa alcuna differenza statisticamente significativa a riposo, ma dopo 6 mesi è stata rilevata una piccola ma significativa differenza tra i gruppi in relazione al dolore durante il movimento ( differenza media standardizzata = 0.49 ).
Gli effetti collaterali sono stati lievi, e quelli più comuni erano i disturbi enterici e il flushing ( arrossamento ).
Sebbene l’efficacia della Calcitonina sia stata dimostrata nella gestione della forma acuta del dolore lombare associato a fratture vertebrali osteoporotiche da compressione recenti, non esistono evidenze convincenti a sostegno dell'impiego del farmaco nel dolore cronico associato a fratture meno recenti della stessa origine. ( Xagena2011 )
J A Knopp-Sihota et al, Osteoporosis Int 2011; 23: 17-38
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